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Olio Essenziale di Zenzero (10 ml) Zuccari - Aromaterapia
  • Olio Essenziale di Zenzero (10 ml) Zuccari - Aromaterapia

Olio Essenziale di Zenzero (10 ml) Zuccari

11,00 €

Olio Essenziale di Zenzero

Lo zenzero viene impiegato nella medicina ayurvedica per ravvivare il “Sacro fuoco digestivo”, Agni. In realtà l’elemento di maggiore evidenza e degno di segnalazione è il suo marcato effetto riscaldante e dinamizzante sull’intero organismo. Lo zenzero è un forte stimolante sessuale maschile. Inoltre riduce risolutamente tutte le manifestazioni yin del corpo come l’eccessiva sudorazione fredda, l’opacità della pelle, i disequilibri circolatori e digestivi. La sua azione rilassante nei confronti di chi si accinge a lunghi e faticosi viaggi è nota.

Zenzero: Olio essenziale purissimo professionale...

Scheda Tecnica
• Nome volgare: Zenzero
• Nome botanico: Zingiber Officinalis
• Famiglia: Zingiberaceae
• Sinonimi e nomi stranieri: Unona odorata (forma genuina), bonga cananga, fiore dei fiori. Ylang-Ylang oel (ted.), oil of ylang-ylang (ingl.), essence d’ylang-ylang (fr.).

Costituenti principali:
zenzàvero, zenzero, genero, gengiovo, ginger, zenzero comune. Ingweroel (ted.), oil of ginger (ingl.), essence de gingenbre (fr.).

Predominanza:
Malgrado molti testi lo segnalino come un olio essenziale a predominanza maschile si ritiene che l’effetto afrodisiaco nei confronti dell’uomo ed alcune sfumature delicate di questa pianta siano sufficienti per definirla yin.

Nota:
La nota bassa e terrena dello zenzero è decisamente di base.

• Pianeta governatore: La sua azione risoluta ed aggressiva non può che definirsi marziana, tanto è l’influenza di marte sulla vita di questa pianta.

Chakra di riferimento:
Il bersaglio di quest’olio essenziale è senza dubbio il nostro stomaco, informato dal plesso solare, il 3° chakra.

Aspetto fisico:
Lo zenzero è una pianta erbacea perenne di portamento eretto che raggiunge l’altezza di 60-90 cm. Ha un rizoma tuberoso orizzontale e ramificato, vegeta di preferenza in climi tropicali o subtropicali anche fino a notevoli altitudini. A cadenza annuale emette un fusto di colore verde, simile alla canna da zucchero, con fiori bianchi o gialli e foglie lanceolate e strette. Il raccolto si effettua dopo la fioritura, quando la pianta ingiallisce. Le radici vengono pulite dalle radichette minori e dal terriccio, immerse in acqua e decorticate. In commercio purtroppo si trovano anche radici raspate e non decorticate. Esso vengono poi messe ad essiccare per circa una settimana, questa è un operazione che richiede una certa attenzione in quanto potrebbero iniziare delle fermentazioni. Alla fine le radici perdono circa il 60-70% del loro peso iniziale ma concentrano in sé tutto il potenziale della pianta.

Provenienza:
La pianta dello zenzero è originaria dell’Asia meridionale, ma oggi si coltiva estesamente in Indocina, Giamaica, India, Africa occidentale, Cina meridionale, Giappone, America meridionale e nelle isole delle Indie occidentali. Solo una minima quantità di olio essenziale viene distillato sul posto. I maggiori produttori di essenza sono l’Europa e gli Stati Uniti d’America.

Parti impiegate:
Il rizoma.

Metodi estrattivi:
L’olio essenziale di zenzero si estrae mediante distillazione in corrente di vapore della radice decorticata e, conseguentemente, essiccata. La resa si aggira tra lo 0,2-0,3% della radice fresca, mentre dal secco si ottiene circa l’1%.

Caratteristiche:
Liquido limpido di colore da giallo pallido a bruno, con odore intenso, aromatico e speziato.

Conservazione:
Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente giallo, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.

Capacità di stimolo emozionale:
Lo zenzero viene impiegato nella medicina ayurvedica per ravvivare il “Sacro fuoco digestivo”, Agni. In realtà l’elemento di maggiore evidenza e degno di segnalazione è il suo marcato effetto riscaldante e dinamizzante sull’intero organismo. Lo zenzero è un forte stimolante sessuale maschile. Inoltre riduce risolutamente tutte le manifestazioni yin del corpo come l’eccessiva sudorazione fredda, l’opacità della pelle, i disequilibri circolatori e digestivi. La sua azione rilassante nei confronti di chi si accinge a lunghi e faticosi viaggi è nota.

Altri usi:
L’olio essenziale di zenzero è impiegato in profumeria per conferire noti dolci e speziate a profumi di tipo orientale e floreale, oltre che in profumi di tipo maschile ed in lozioni. La sua capacità correttiva dell’odore e del sapore fanno si che esso sia molto utilizzato nell’industria farmaceutica e degli aromi alimentari. Viene spesso usato per arricchire miscele di amari medicinali a scopo digestivo. La sua principale utilizzazione avviene, però, nell’industria delle bevande, dove con il nome di Ginger, lo troviamo in moltissime bibite ed aperitivi, o nell’industria dolciaria, soprattutto nel nord Europa.

Precauzioni e controindicazioni all’uso:
Non è tossico, non irrita, se non in concentrazioni troppo elevate ma è leggermente fototossico. In alcuni soggetti può dare luogo a leggere reazioni di sensibilizzazione. Attenzione: Si consiglia di non impiegarlo per ridurre la nausea in gravidanza e puro sulla pelle.

Annotazioni storico-culturali:
La radice di zenzero è arrivata fin dall’antichità dall’Oriente al Mediterraneo, dove lo troviamo con il nome di “zingiberi” sia per i Greci che per i Romani. Era considerato assolutamente indispensabile, in cucina, come spezia aromatica, in quanto rendeva più profumati, ma soprattutto più digeribili, anche i piatti più elaborati e ricchi. In Cina, oltre al suo uso culinario, è da sempre utilizzato nella medicina popolare per riscaldare, nelle malattie da raffreddamento e per stimolare i processi di trasformazione degli alimenti e la digestione.
Il suo potere sull’impotenza maschile è da sempre riconosciuto. Nostradamus mise a punto una miscela afrodisiaca potentissima sulla base dell’utilizzo dello zenzero. Nella tradizione senegalese, turca ed araba, si trovano espliciti riferimenti al suo utilizzo allo scopo di rinvigorire il marito da parte della moglie. Nella tradizione erboristica popolare è riconosciuto il suo impiego in ambito digestivo, sotto forma di infusi, estratti o di olio essenziale. In Inghilterra è citato nella Farmacopea per le coliche intestinali, mentre in Germania nelle dispepsie e nella prevenzione dei sintomi da mal d’auto. Ampio spazio trovano le curiosità sul suo impiego in ambito alimentare dove è usato come componente base del “curry”. E’ da segnalare la sua presenza come base in “elisir di lunga vita”, come l’amaro svedese o in tutti gli amari digestivi conosciuti in Italia con il nome di "Fernet". Nei paesi anglosassoni è alla base della nota birra analcolica detta “Ginger ale”, oltre a tutte le bevande gasate aperitive come il “gingerino”. Nei dolci, infine, troviamo lo zenzero citato nelle fiabe. La casetta della strega di Hansel e Gretel, ad esempio, è fatta di pane e zenzero. Infatti il suo aroma è ampiamente utilizzato come elemento base di molti biscotti e dolcetti di tradizione nordeuropea.

Armonizzazioni con altri oli essenziali:
Bergamotto, camomilla blu, lavanda 40/42, rosa damascena, sandalo India (legno).

Contenuto Confezione:
Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.

Bibliografia: Zuccari

Lista Completa Olii Essenziali Zuccari in Vendita su Questo Sito:

O.E. Arancio Amaro O.E. Arancio Dolce O.E. Basilico Linalolo O.E. Bergamotto O.E. Cajeput O.E. Camomilla Blu O.E. Cannella O.E. Cedro USA O.E. Cipresso O.E. Citronella O.E. Coriandolo O.E. Elicriso O.E. Eucalipto O.E. Finocchio Dolce O.E. Garofano O.E. Gelsomino O.E. Geranio O.E. Ginepro O.E. Incenso O.E. Lavanda O.E. Limone O.E. Mandarino O.E. Manuka O.E. Menta Piperita O.E. Mirra O.E. Mirto O.E. Neroly O.E. Niaoulj O.E. Origano O.E. Patchoulj O.E. Pino Mugo O.E. Pino Silvestre O.E. Pompelmo O.E. Rosa Damascena O.E. Rosmarino O.E. Salvia Officinale O.E. Salvia Sclarea O.E. Sandalo India O.E. Tea Tree O.E. Timo Rosso O.E. Verbena Odorosa O.E. Ylang Ylang O.E. Zenzero

L'Aromaterapia:
Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche".
L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie.
L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive.
Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.

Come si ottengono gli oli essenziali:
Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente.
Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente.
Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.

Solubilità:
Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.

Cosa evitare:
• Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche.
• Evitare il contatto con occhi e mucose.
• A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.

Usi più frequenti:
• Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio.
• Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone.
• Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle.
• Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).

Adriano Sonnini