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Olio Essenziale di Cannella (10 ml) Zuccari - Aromaterapia
  • Olio Essenziale di Cannella (10 ml) Zuccari - Aromaterapia

Olio Essenziale di Cannella (10 ml) Zuccari

10,00 €

Olio Essenziale di Cannella

L’olio essenziale di cannella è caldo e suadente. Il suo aroma speziato, crea atmosfere afrodisiache, avvolgenti e coinvolgenti dove trova rifugio chi desidera essere cullato e protetto. Spesso chi colpito dal disequilibri nervosi di sonno e alimentazione, derivati da tensioni nervose originate dal senso di isolamento e mancanza di affetto, ne trae un vantaggio consistente.

Cannella: Olio essenziale purissimo professionale...

Scheda Tecnica

• Nome volgare: Cannella

• Nome botanico: Cinnamomum zeylanicum

• Famiglia: Lauraceae

• Sinonimi e nomi stranieri: Cinnamomum verum, cannella vera, cannella di Ceylon, cannella del Madagascar, cannella delle Seychelles, cannella regina. Zimtoe, oil of cinnamon, essence de cannelle.

Costituenti principali: Aldeide cinnamica (oltre il 60%), eugenolo, linalolo, cariofillene, acetato di cinnamile, timene, limonene, benzoato di benzile

Predominanza: La caratteristica di essere calda, suadente ma aggressiva fa della cannella una delle sostanze più yang esistente in natura.

Nota: La scarsa volatilità e l’evidente densità ma soprattutto la percezione della sua forza nella zona bassa del nostro ventre dove vengono costruiti i nostri istinti di base attribuiscono a questa sostanza una marcata nota di base.

• Pianeta governatore: Energica, attiva, calda e soprattutto capace di difendere il corpo da agenti esterni grazie alla sua capacità antisettica la cannella è dominata da marte.

Chakra di riferimento: L’azione combinata sui centri di termoregolazione e sulla formazione degli istinti di base fa intuire come la cannella agisca soprattutto riequilibrando il 1° chakra.

Aspetto fisico: La pianta della cannella è un albero cespuglioso sempreverde di altezza compresa tra 6 e i 15 metri. La sua corteccia è spessa e scabrosa e possiede il caratteristico odore e sapore di cannella. Quest’albero ha rami robusti, disposti orizzontalmente e declinati e giovani polloni arancio-verde screziati. Presenta foglie opposte, ovoidali, coriacee di colore verde lucente, la faccia inferiore è di colore più chiaro che alloggiano piccoli fiori bianchi e drupe bianco azzurrine. Le foglie, se sbriciolate, emanano un caratteristico odore speziato. La maggior parte della corteccia presente sul mercato proviene da coltivazioni. Le piante, che crescono su terreno sabbioso ad una altitudine di 60-90 metri sul livello del mare, vengono tagliate a cespugli ramificati, alti non più di 2,40 metri, in un clima umido e caldo. Il taglio dei rametti avviene appena al di sopra del suolo alla fine del terzo anno di età. Dopo questo raccolto si attende altri tre anni prima di procedere al taglio successivo. Il taglio è effettuato durante il periodo delle piogge, poiché in tale stagione la separazione della corteccia dal fusto avviene più agevolmente. La qualità più stimata è chiamata “rasse kurundu” mentre mano a mano che si utilizzano rami più vecchi, fino al tronco, scende il livello della qualità fino alla più scadente: “saevel kurundu".

Provenienza: La pianta della cannella è originaria dello Sri Lanka, diffusasi poi in vari paesi dove ha dato vita a varie differenziazioni di specie. Nel caso della cannella, la provenienza è fondamentale, in quanto lo stesso tipo di pianta, può produrre oli essenziali con caratteristiche molto diverse. Questa pianta possiamo trovarla in Cina, India meridionale, Isole Comoro, Madagascar, Birmania, Indocina, Giamaica ed Africa. La miglior qualità di cannella è comunemente ritenuta quella prodotta nell’isola di Ceylon.

Parti impiegate: Corteccia, priva del sughero, essiccata, parenchima sottostante dei giovani rami e dei polloni.

Metodi estrattivi: L’olio essenziale di cannella viene estratto per distillazione ad acqua od in corrente di vapore. La resa della pianta proveniente dall’isola di Ceylon si aggira tra lo 0,5 e l’1%.

Caratteristiche: Liquido incolore o giallo chiaro con odore gradevole di cannella e sapore aromatico, poi bruciante. Queste caratteristiche sono decisamente più marcate nella varietà proveniente da Ceylon che in quella dalla Cina.

Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente rosso, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.

Capacità di stimolo emozionale: L’olio essenziale di cannella è caldo e suadente. Il suo aroma speziato, crea atmosfere afrodisiache, avvolgenti e coinvolgenti dove trova rifugio chi desidera essere cullato e protetto. Spesso chi colpito dal disequilibri nervosi di sonno e alimentazione, derivati da tensioni nervose originate dal senso di isolamento e mancanza di affetto, ne trae un vantaggio consistente.

Altri usi: L’essenza di cannella, viene usata per il suo profumo caratteristico e la sua azione terapeutica in dentifrici, spray nasali, collutori, sciroppi per la tosse e preparazioni odontalgiche. In campo alimentare trova impiego in molti principali generi tra cui bevande alcoliche, anche a scopo digestivo, ed analcoliche, tra le quali le cole più diffuse. Viene impiegata, nei paesi più freddi, insieme ad altre spezie come i chiodi di garofano o lo zenzero, nel vino riscaldato, per le sue proprietà digestive e riscaldanti.

Precauzioni e controindicazioni all’uso: L’olio essenziale di cannella è un olio da trattare con precauzione. Il prodotto può causare reazioni allergiche in pazienti ipersensibili e va comunque evitato in gravidanza dove potrebbe accelerare le contrazioni. A causa della sua azione riscaldante sono frequenti le reazioni allergiche della cute e delle mucose, quindi non utilizzare bisogna mai puro sulla pelle, soprattutto se sensibile, ma è utile miscelarlo con degli oli da massaggio di origine vegetale. L’uso per disinfettare il cavo orale deve prevedere abbondanti diluizioni in acqua tiepida.

Annotazioni storico-culturale: La cannella è nota fin dall’antichità come spezia pregiata. Era un prodotto di commercio conosciuto dai mercanti Fenici i quali lo fornivano ai Greci ed ai Romani. Verso la fine del 1700 gli Olandesi, nei loro viaggi di conquista, iniziarono delle vere e proprie coltivazioni e da quel momento la cannella divenne di loro monopolio. Tale monopolio fu in seguito conquistato dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali. Per gli orientali la cannella comunica forza ed energia ed è utile in caso di diminuzione del vigore sessuale e di frigidità sia usata come spezia, che come essenza per massaggi e bagni stimolanti. La cannella si commercia in stecche lunghe fino a 2 metri, composte da 6 a 9 fogli di corteccia a forma di tubo che vengono inseriti l’uno nell’altro a telescopio sino a formare la stecca stessa. I componenti dell’essenza sono chimicamente simili a quelli del Balsamo del Perù, pianta il cui estratto viene impiegato in sciroppi per la tosse. L’essenza estratta dalle foglie della cannella contiene delle sostanze in quantità e qualità molto simile all’essenza di chiodi di garofano, infatti l’elemento principale è l’eugenolo. Pare che l’aroma particolarmente fine della qualità proveniente da Ceylon, sia dovuto alla eliminazione dello strato più esterno della corteccia che è caratterizzato da un aroma leggermente acido.

Armonizzazioni con altri oli essenziali: Incenso, ylang-ylang extra, arancio amaro, arancio dolce, mandarino, sandalo india (legno), gelsomino egitto.

Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.

Bibliografia: Zuccari

Lista Completa Olii Essenziali Zuccari in Vendita su Questo Sito:

O.E. Arancio Amaro O.E. Arancio Dolce O.E. Basilico Linalolo O.E. Bergamotto O.E. Cajeput O.E. Camomilla Blu O.E. Cannella O.E. Cedro USA O.E. Cipresso O.E. Citronella O.E. Coriandolo O.E. Elicriso O.E. Eucalipto O.E. Finocchio Dolce O.E. Garofano O.E. Gelsomino O.E. Geranio O.E. Ginepro O.E. Incenso O.E. Lavanda O.E. Limone O.E. Mandarino O.E. Manuka O.E. Menta Piperita O.E. Mirra O.E. Mirto O.E. Neroly O.E. Niaoulj O.E. Origano O.E. Patchoulj O.E. Pino Mugo O.E. Pino Silvestre O.E. Pompelmo O.E. Rosa Damascena O.E. Rosmarino O.E. Salvia Officinale O.E. Salvia Sclarea O.E. Sandalo India O.E. Tea Tree O.E. Timo Rosso O.E. Verbena Odorosa O.E. Ylang Ylang O.E. Zenzero

L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.

Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.

Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.

Cosa evitare:

• Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche.

• Evitare il contatto con occhi e mucose.

• A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.

Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio.

• Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone.

• Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle.

• Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).

Adriano Sonnini