Olio Essenziale di Cedro USA (10 ml) Zuccari
Olio Essenziale di Cedro USA
Il calore e senso di protezione, espresso dall’olio essenziale derivato dal legno di cedro, ricorda vagamente le proprietà della cannella. L’imponenza di questo maestoso e nobile albero millenario trasmette pace, calma e soprattutto saggezza, riequilibrando possibili stati di aggressività, collera e timore. A tale scopo è particolarmente utile per persone instabili, volubili, immature e poco determinate.
Cedro USA: Olio essenziale purissimo professionale...
Scheda Tecnica
• Nome volgare: Cedro u.s.a.
• Nome botanico: Cedrus atlantica
• Famiglia: Pinaceae
• Sinonimi e nomi stranieri: Cedro del Marocco, cedro dell’Atlantico, cedro atlantico, cedro africano, cedro dell’Algeria. Cederholzoel, oil of cedarwood, essence de bois de cedre.
Costituenti principali: D-cadinene, alfa e beta-atlantone, cariofillene, cedrolo, cedrene.
Predominanza: Il cedro esprime tutto il calore comune alle essenze a predominanza yang.
Nota: La viscosità, persistenza e solidità dell’aroma del cedro unito alla concretezza ed al vigore del suo effetto evidenziano una spiccata nota di base.
• Pianeta governatore: Solido, potente e dominatore del contesto in cui è inserito, il cedro qualifica inequivocabilmente la dipendenza dal rigido giove.
Chakra di riferimento: L’effetto esplicato sulla fluidificazione dei liquidi corporei e lo stimolo alla circolazione fanno collocare l’olio essenziale di cedro in quelli più attivi nei confronti del 4° chackra.
Aspetto fisico: Il cedro atlantico è una grande pianta sempreverde che può raggiungere i 35-40 metri di altezza, di forma piramidale e portamento maestoso. Il suo legno è duro, molto pregiato e ricco di essenza, quindi carico di un intenso profumo. Cresce in una quota compresa tra i 1.200 ed i 1.800 metri raggiungendo una longevità millenaria. Produce pigne a forma di botticella e foglie aghiformi a rosetta sui rami vecchi, solitarie su quelli giovani.
Provenienza: La pianta del cedro cresce abbondantemente sui monti dell’Atlante in Marocco e nelle regioni nord-occidentali dell’Africa. Il suo legno viene distillato prevalentemente in Marocco.
Parti impiegate: Il legno e suoi derivati. Metodi estrattivi: L’olio essenziale di cedro si estrae per distillazione del legno in corrente di vapore. La sua resa è stimabile attorno al 3-5%
Caratteristiche: Liquido viscoso di colore chiaro, giallo o ambrato, ed odore caldo, balsamico, legnoso e persistente.
Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente verde, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Capacità di stimolo emozionale: Il calore e senso di protezione, espresso dall’olio essenziale derivato dal legno di cedro, ricorda vagamente le proprietà della cannella. L’imponenza di questo maestoso e nobile albero millenario trasmette pace, calma e soprattutto saggezza, riequilibrando possibili stati di aggressività, collera e timore. A tale scopo è particolarmente utile per persone instabili, volubili, immature e poco determinate.
Altri usi: L’olio essenziale di cedro è utilizzato in profumeria come fissatore, soprattutto in fragranze maschili. Possiede un profumo caratteristico che si amalgama bene con il labdano e le note di legno. E’ molto usato anche per la profumazione dei saponi.
Precauzioni e controindicazioni all’uso: L’olio essenziale di cedro è ben tollerato, non è tossico, irritante o sensibilizzante. E’ comunque da evitare in caso di gravidanza, in quanto può risultare abortivo. La presenza di tujone nel caso di assunzione interna può irritare lo stomaco e provocare una forte sensazione di sete.
Annotazioni storico-culturale: L’albero del cedro può essere considerato a pieni voti il re dei boschi, possiede una storia ricca ed antica. Si racconta che tutti i templi di Babilonia, così come il palazzo reale di re Salomone, a Gerusalemme, fossero costruiti con il suo aromatico legno. Da questa pianta, probabilmente, è stato estratto il primo olio impiegato per scopi cosmetici, terapeutici, per imbalsamare i corpi e preservare i papiri dalla distruzione. E’ dello stesso periodo, in Egitto, il suo utilizzo come legno da costruzione di oggetti preziosi, per prodotti duraturi nel tempo, come sarcofagi, mobili e navi, in quanto non veniva intaccato dagli insetti. Nella leggenda di Gilgamesh si racconta che Noè, per ringraziare di essere stato risparmiato dal diluvio, bruciò mirra e legno di cedro “…il loro profumo saliva piacevole al naso degli dei…”. L’olio era uno degli ingredienti del “mithridat”, il noto antidoto, di fama secolare, contro i veleni. In Oriente veniva usato tradizionalmente per infezioni bronchiali e urinarie, come conservante e come incenso. Nel suo luogo di origine è tuttora estesamente utilizzato per la cura di bronchiti croniche, tubercolosi e malattie della pelle. Si impiega tuttora anche nella medicina tradizionale tibetana e come incenso nei templi tibetani. Nei boschi del Libano esiste un luogo di fama secolare dove gli uomini si recano in pellegrinaggio per rinforzarsi e trovare pace spirituale aiutati dal balsamico profumo di questa magica pianta.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Bergamotto, cipresso, gelsomino egitto, ginepro (bacche), neroli, incenso, salvia sclarea, rosmarino, ylang-ylang extra.
Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.
Bibliografia: Zuccari
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L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.
Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.
Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.
Cosa evitare:
• Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche.
• Evitare il contatto con occhi e mucose.
• A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.
Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio.
• Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone.
• Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle.
• Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).
Adriano Sonnini