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Olio Essenziale di Eucalipto (10 ml) Zuccari - Aromaterapia
  • Olio Essenziale di Eucalipto (10 ml) Zuccari - Aromaterapia

Olio Essenziale di Eucalipto (10 ml) Zuccari

7,50 €

Olio Essenziale di Eucalipto

La caratteristica rinfrescante dell’olio essenziale di eucalipto stimola la lucidità e calma i “bollenti spiriti” al punto da essere conosciuto come un ottimo eccitante e motivante per persone pigre e svogliate. Infonde forza e coraggio, apre tutto ciò che è bloccato e statico ripristinando la gioia dell’apprendimento ed il desiderio di migliorarsi.

Eucalipto: Olio essenziale purissimo professionale...

Scheda Tecnica

• Nome volgare: Eucalipto globolus

• Nome botanico: Eucalyptus globolus

• Famiglia: Mirtaceae

• Sinonimi e nomi stranieri: Albero delle febbri, eucalitto, albero della gomma, gomma blu della Tasmania. Eucalyptusoel, eucalyptus oil, essence d’eucalyptus.

Costituenti principali: A 1,8-cineolo (oltre l’80 %), alfa-pinene, gamma-terpinene, mircene, beta-pinene.

Predominanza: La sua freschezza e capacità di vasocostringere provocando rubefacenza sono caratteristiche che segnalano bene la predominanza femminile, yin.

Nota: La nota di testa, caratteristica di questa assenza deriva principalmente dalla sua volatilità elevata e dal senso di leggerezza consigliato dal suo aroma.

• Pianeta governatore: Questa pianta ha un temperamento freddo e distante, cura e consiglia con forza e distacco. La sua predominanza planetaria è saturno.

Chakra di riferimento: Agisce in modo assolutamente predominante sul 5° chakra dove esprime tutte le sue peculiari azioni balsamiche ed espettoranti.

Aspetto fisico: La pianta dell’eucalipto è della famiglia delle mirtaceae. Ne esistono oltre 523 specie e 150 varietà. La stessa struttura della pianta, derivata dal tipo di terreno sul quale cresce, ne può complicare ulteriormente l’identificazione. Malgrado questa incredibile differenziazione le proprietà dei vari tipi, esistenti in natura, si riducono a poche classi. Il più utilizzato in ambito farmaceutico resta il globulus var. globulus. La pianta dell’eucalipto globulus è un grande albero sempreverde di bell’aspetto, slanciato, che raggiunge anche i 100 metri di altezza. Le foglie, se provengono da giovani rami, sono opposte, ovali, con bordi interi, lunghe 10-12 cm, larghe 6-8 cm, di colore verde-biancastro, con riflessi bluastri. Le foglie dei rami più vecchi sono alterne, lungamente picciolate, coriacee, di colore verde-grigio e cosparse di numerose punteggiature corrispondenti ad altrettante glandole interne ricche di olio essenziale. I fiori sono di colore bianco e la corteccia grigio chiaro, spesso ricoperta di polvere bianca.

Provenienza: La pianta dell’eucalipto è originaria dell’Australia, si coltiva nel bacino Mediterraneo, in Brasile, Argentina, Messico, California, Russia e Cina.

Parti impiegate: Le foglie, non giovani, e i rametti terminali. L’olio essenziale è, però, contenuto in tutte le parti della pianta.

Metodi estrattivi: L’olio essenziale di eucalipto si estrae mediante distillazione delle parti della pianta parzialmente essiccate. La distillazione di quest’olio dura dalle 3 alle 18 ore e varia molto a seconda della zona di produzione e dall’impianto utilizzato. La resa di olio essenziale, estratto dal materiale fresco si aggira tra l’1,6 ed il 3%.

Caratteristiche: Liquido incolore o leggermente giallognolo, a volte verdastro, dotato di odore gradevole e sapore fresco, aromatico, pungente. Può formare nel tempo un leggero sedimento.

Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente blu, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.

Capacità di stimolo emozionale: La caratteristica rinfrescante dell’olio essenziale di eucalipto stimola la lucidità e calma i “bollenti spiriti” al punto da essere conosciuto come un ottimo eccitante e motivante per persone pigre e svogliate. Infonde forza e coraggio, apre tutto ciò che è bloccato e statico ripristinando la gioia dell’apprendimento ed il desiderio di migliorarsi.

Altri usi: L’olio essenziale di eucalipto sia come essenza che come estratto purificato di eucaliptolo, si utilizza moltissimo in campo farmaceutico. E’ utilizzato per realizzare pastiglie per la tosse ed il mal di gola, sciroppi per la tosse, balsami antireumatici e i dentifrici medicati. Si impiega anche come componente per realizzare fragranze in campo cosmetico, ma non si utilizza quasi mai in profumeria. E’ impiegato come aromatizzante anche dall’industria alimentare.

Precauzioni e controindicazioni all’uso: E’ atossico, non irrita e non causa sensibilizzazione, se usato esternamente in diluizione, da adulti. Per uso interno è controindicato in caso di malattie infiammatorie del tratto gastroenterico e delle vie biliari e nelle epatopatie gravi. Non applicare in zone del viso ed in particolare del naso, nei neonati e nei bambini piccoli, può dare infatti origine a laringospasmo ed eccitazione centrale.

Annotazioni storico-culturale: La pianta dell’eucalipto veniva chiamata “l’albero della febbre”, in quanto si trovava e si rendeva utile nelle zone paludose, a rischio di malaria. Il suo compito era duplice, asciugare il terreno grazie alle sue eccezionali dimensioni e fornire i principi attivi per curare le vittime dell’ambiente malsano dove si trovava. Una caratteristica dell’albero di eucalipto è infatti quella di essere capace di assorbire, crescendo, una grande quantità di acqua. Veniva piantato anche per via della sua proprietà insettorepellente, in quanto è noto che le principali responsabili della diffusione della malattia della malaria sono le zanzare. Gli aborigeni australiani lo utilizzavano sotto forma di infuso di foglie per curare la febbre e, grazie ad impacchi ben preparati, per curare piaghe e ferite. L’eucalipto è una delle poche piante il cui utilizzo è uniformato alle stesse malattie, sia nella medicina occidentale che in quella orientale. In tutti i paesi ove è presente, viene sfruttato principalmente per il suo legname molto duro, pesante e che si conserva a lungo. L’Etiopia, da cento anni a questa parte, ha visto una consistente modificazione delle abitudini sociali grazie all’introduzione di questa pianta. Molti nomadi, infatti, hanno deciso gradualmente di prendere una scelta stanziale proprio per dedicarsi alla sua redditizia coltivazione. Rimane da aggiungere che le sue foglie, ricche di principi nutritivi, costituiscono la base della dieta del simpatico orso Koala.

Armonizzazioni con altri oli essenziali: Timo rosso, rosmarino, lavanda vera 40/42, cedro U.S.A., limone, pino mugo siberiano, pino silvestre.

Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.

Bibliografia: Zuccari

Lista Completa Olii Essenziali Zuccari in Vendita su Questo Sito:

O.E. Arancio Amaro O.E. Arancio Dolce O.E. Basilico Linalolo O.E. Bergamotto O.E. Cajeput O.E. Camomilla Blu O.E. Cannella O.E. Cedro USA O.E. Cipresso O.E. Citronella O.E. Coriandolo O.E. Elicriso O.E. Eucalipto O.E. Finocchio Dolce O.E. Garofano O.E. Gelsomino O.E. Geranio O.E. Ginepro O.E. Incenso O.E. Lavanda O.E. Limone O.E. Mandarino O.E. Manuka O.E. Menta Piperita O.E. Mirra O.E. Mirto O.E. Neroly O.E. Niaoulj O.E. Origano O.E. Patchoulj O.E. Pino Mugo O.E. Pino Silvestre O.E. Pompelmo O.E. Rosa Damascena O.E. Rosmarino O.E. Salvia Officinale O.E. Salvia Sclarea O.E. Sandalo India O.E. Tea Tree O.E. Timo Rosso O.E. Verbena Odorosa O.E. Ylang Ylang O.E. Zenzero

L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.

Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.

Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.

Cosa evitare:

• Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche.

• Evitare il contatto con occhi e mucose.

• A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.

Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio.

• Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone.

• Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle.

• Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).

Adriano Sonnini